Cenni storici ed artistici
Questa stele posta al margine stradale al nc 32/2^ di via XXI Ottobre, Prop. Vanti, e’ con tutta probabilita’ il manufatto piu’ antico presente nel territorio di Castenaso.
Fu eretta nel luglio 1329 da Alberto del fu Lambertino Galluzzi (possidenti terrieri in zona gia’ dal 1250), in sostituzione probabilmente di un’altra chiamata “crucis de Flexi”, la cui collocazione non e’ stata individuata, ma sicuramente assai prossima a questa e che era presente gia’ nel 1250 e a cui protezione venne edificato un “penaculus”: protezione degli argini fluviali realizzata con pali, graticci e fascine, dato che il fiume correva nei pressi.
Si tratta di un basamento in due blocchi di arenaria saldati in un antico punto di frattura di 0,42 x 0,32 mt, h. 2,00 mt, sormontata da una croce latina in ferro, probabilmente installata al momento del restauro effettuato dal sig. Camillo Fava nel 1610.
La stele mostra i segni della sua secolare resistenza alle piene dell’Idice che spesso la travolse, anche se attualmente il fiume scorre piuttosto lontano.
L’iscrizione piu’ antica che appare alla base della stele, sul lato interno, e’ in caratteri gotici e ricorda la sua erezione del 1329.
L’altra iscrizione, sul lato stradale e ormai illeggibile, ricorda il suo restauro del 1610: “COLLAPSA ANNO MDCX CAMILUS FABIUS RESTITUIT”.
Nel 1869 il Frati (catasto Boncompagni, Brogliardo di fiesso n.70 – 1783) citava: “Le circostanze locali della Croce indurrebbero a ravvisarla in quella che tuttora vedesi eretta nel fondo del signor Gaetano Donati nella strada di Vigorso (antico nome gia’ presente nel XIII secolo dell’attuale via XXI Ottobre 1944. nda), in una rivolta di contro a un picciol tratto di una via corrosa dal fiume, la quale formava anticamente un trivio con le altre due…”.
In riferimento al citato trivio ed in base alle testimonianze raccolte, possiamo verificare come la stele originariamente fosse collocata sempre al margine stradale ma alcune decine di metri piu’ a nord.
Infatti per motivazioni agricole negli anni ‘50 del XX secolo, la stele per non essere danneggiata fu spostata nell’attuale posizione.