Cenni storici ed artistici
Nella campagna di Castenaso, in località Torre si stagliano, quasi contigue, due grandi aree verdi intorno ad altrettanti antichi edifici.
Il complesso dell’ex Villa Monti (poi Villa Lorenzini) si affaccia al n. 14 di via Marano con il lunghissimo fronte di un edificio, gia’ noto come “fabbreria” per le attivita’ che vi erano ai piani terra sul fronte strada.
Il corpo centrale di questo edificio, retto da tre arcate, si alza di un piano sulle ali laterali, sorge sull’angolo di una quadra centuriale romana ed è disegnato, con forme analoghe e con una specie di torretta centrale (da cui forse deriva il toponimo della localita’), sulla carta del 1740 di Andrea Chiesa, dove è denominato “Palazzo del Marchese Monti”.
Nella carta non è invece menzionata la vicina Villa Capriata, nella cui posizione si nota solo un edificio di minore importanza che doveva far parte della proprietà Monti.
Villa Capriata, infatti fu eretta più di un secolo dopo; nella successiva compravendita dell’immobile rustico e del terreno (fam. Buggio nel 1844) dovette entrare anche il seicentesco oratorio della Madonna della Neve, probabilmente eretto su o nelle vicinanze di una preesistente chiesa medievale e che oggi si trova all’interno del parco di Villa Capriata, nei pressi dell’ingresso.
Il complesso e’ formato da un palazzo padronale, un grande parco con giardino e una serie di fabbricati che vanno dalla casa colonica agli ambienti di servizio e produttivi.
L’architettura è tipica delle ville bolognesi: salone centrale al piano rialzato come baricentro della casa da cui si accede ai vari ambienti.
Sono presenti diverse logge e contrologge con giochi di scale che confermano una visione degli spazi di grande interesse.
Alcune stanze hanno, inoltre, decorazioni di gusto neoclassico.
Interessante all’interno la rappresentazione del 1800, del fondo di pertinenza della villa col disegno anche degli edifici e del viale di accesso alla villa che immette sulla via Frullo, essendo il fronte della villa posto a SUD e non a NORD su via Marano.
Durante l’ultimo conflitto divenne sede del comune nel 1944, rimanendovi fino al completamento dei lavori nella vecchia sede comunale danneggiata dalle spoliazioni naziste.
L’attuale proprietario acquisì il complesso dalla fam. Lorenzini nel 1990.
(*) da “Chiese parrocchiali della diocesi di Bologna, tomo primo, cap. 12, anno 1844.